santi Paolo e Caterina

Festa della Conversione di san Paolo Apostolo, al quale, mentre percorreva la via di Damasco spirando ancora minacce e stragi contro i discepoli del Signore, Gesù in persona si manifestò glorioso lungo la strada affinché, colmo di Spirito Santo, annunciasse il Vangelo della salvezza alle genti, patendo molto per il nome di Cristo.

Festa di santa Caterina da Siena, vergine e dottore della Chiesa, che, preso l’abito delle Suore della Penitenza di san Domenico, si sforzò di conoscere Dio in se stessa e se stessa in Dio e di rendersi conforme a Cristo crocifisso; lottò con forza e senza sosta per la pace, per il ritorno del Romano Pontefice nell’Urbe e per il ripristino dell’unità della Chiesa, lasciando pure celebri scritti della sua straordinaria dottrina spirituale.

Martirologio Romano

La piccola chiesetta è inglobata nell’Oratorio san Paolo, un tempo convento di san Paolo e santa Caterina.

In origine, il complesso, fondato dalla beata Stefana Quinzani nel 1508, disponeva di due chiese: quella ancora esistente era accessibile esclusivamente alle domenicane che vi vivevano; attigua a questa ve n’era una pubblica dalle dimensioni maggiori che cambiò destinazione d’uso in seguito alla soppressione del convento avvenuta nel 1784.


All’interno, il piccolo edificio sacro, ben conservato, si presenta a navata unica con doppia volta a ombrello.

Sopra l’altare è affrescata la Crocifissione con Maria, san Giovanni, san Paolo e la beata Stefana Quinzani, dipinta dal lodigiano Francesco Carminati nel 1530 circa.

Sulla stessa parete, a destra, si può ammirare la copia in stucco del sepolcro cinquecentesco della beata Stefana Quinzani, collocato in origine nella chiesa più grande.

Alle pareti laterali trovano spazio i monumenti sepolcrali della nobile famiglia Galantino che nell’Ottocento aveva utilizzato l’edificio come cappella privata. 

In controfacciata è appesa una tela di Grazio Cossali raffigurante la Conversione di san Paolo (1597).